In che modo la progettazione collaborativa e l’ingegneria digitale stanno rivoluzionando il lavoro dell’ufficio di progettazione?

In che modo la progettazione collaborativa e l’ingegneria digitale stanno rivoluzionando il lavoro dell’ufficio di progettazione?

Immagina un’orchestra sinfonica composta da ingegneri, tecnici CAD, architetti, designer industriali… Negli ultimi anni, la progettazione collaborativa assistita da computer (CAD) e l’ingegneria software hanno registrato evoluzioni significative; sono stati creati nuovi strumenti, più moderni, che offrono nuove possibilità e nuove dinamiche d’insieme. Proprio come i componenti di un’orchestra danno vita a un concerto indimenticabile trovando la giusta armonia, l’ufficio di progettazione sfrutta le varie tecnologie digitali per realizzare progetti eccellenti.

Cos’è il CAD collaborativo?

Il CAD collaborativo utilizza il software CAD in un ambiente di lavoro condiviso e sincronizzato. Questi strumenti consentono a più esperti di lavorare contemporaneamente sullo stesso progetto, sia in loco che in remoto. Questo tipo di collaborazione è essenziale per la gestione efficace dei progetti CAD, in particolare in settori complessi come quello automobilistico, aeronautico e dell’ingegneria civile, tra gli altri.

In un ambiente CAD collaborativo, il team può coordinare gli sforzi, condividere informazioni in tempo reale e apportare modifiche immediatamente visibili a tutti i partecipanti. Ciò non solo facilita la comunicazione e il coordinamento tra i vari attori del progetto, ma anche la gestione dei conflitti e delle interferenze.

Funzionalità come la gestione personalizzabile dei diritti di accesso e l’estrazione di dati elettronici tramite un Product Data Management (PDM) sono aspetti importanti del CAD collaborativo. Queste funzionalità aiutano a ridurre al minimo gli errori di manipolazione e a migliorare la gestione dei documenti, contribuendo così a una migliore gestione del progetto CAD.

Inoltre, il CAD collaborativo promuove la creatività e l’innovazione semplificando gli scambi tra diverse aree di competenza e accelerando il processo di innovazione. Grazie alla gestione integrata dei dati e delle versioni, i partecipanti possono accedere facilmente alle informazioni provenienti da una varietà di supporti, contribuendo alla rapida immissione sul mercato di prodotti innovativi e differenziati.

 

Quali sono le poste in gioco del CAD collaborativo?

Le poste in gioco del CAD collaborativo sono numerose e variate. Eccone alcune…

Interoperabilità dei pezzi multi-CAD

L’interoperabilità è una sfida importante nel CAD collaborativo. È la capacità di diversi sistemi CAD di scambiare e condividere dati in modo trasparente. L’interoperabilità consente ai team di lavorare insieme in modo efficace, anche se utilizzano software CAD diversi.

Requisiti rigorosi in termini di consegna

In un contesto in cui i tempi di consegna si riducono, il CAD collaborativo accelera il processo di progettazione facilitando la collaborazione e la comunicazione tra i team. Ciò consente alle aziende di rispondere più rapidamente alle richieste del mercato.

Ottimizzazione della gestione delle scorte

Il CAD collaborativo può aiutare a ottimizzare la gestione delle scorte consentendo un migliore coordinamento tra le diverse parti interessate, come i team di progettazione, produzione e logistica. Questo può ridurre i costi associati a un inventario eccessivo o insufficiente.

Sviluppo di pratiche collaborative

Il CAD collaborativo promuove lo sviluppo di pratiche collaborative all’interno delle aziende. Permette di mobilitare l’intelligenza collettiva incoraggiando lo scambio e la condivisione di conoscenze tra i membri del team. Ciò può portare a una migliore innovazione, a una risoluzione più rapida dei problemi e a un processo decisionale più informato.

Trasformazione del lavoro e dell’organizzazione

Il CAD collaborativo comporta l’evoluzione dei metodi di lavoro e dell’organizzazione all’interno delle aziende. Promuove la collaborazione trasversale, la comunicazione aperta e la flessibilità nello svolgimento delle attività. In questo modo è migliorare l’efficienza e l’agilità del team, promuovendo al contempo un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.

 

Per quali motivi possiamo affermare che il CAD collaborativo sta rivoluzionando il lavoro degli uffici di progettazione?

Prima dell’avvento dell’ingegneria digitale e del CAD collaborativo, gli uffici di progettazione si trovavano ad affrontare sfide insormontabili e numerose limitazioni. L’arrivo di tecnologie rivoluzionarie ha migliorato profondamente il loro lavoro sotto molti aspetti.

1. Collaborazione in tempo reale

Prima: la maggior parte delle volte, i team di ingegneri dovevano lavorare in sequenza, affidandosi allo scambio di documenti o file fisici via e-mail. Ciò comportava notevoli ritardi nella collaborazione e i team non potevano lavorare contemporaneamente sullo stesso modello.

Dopo: con l’ingegneria digitale e il CAD collaborativo, i membri del team possono lavorare su un modello di progettazione comune in tempo reale. Le modifiche sono immediatamente visibili a tutti, per una collaborazione fluida, reattiva ed efficace indipendentemente dall’ubicazione dei membri.

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2. Integrazione delle discipline

Prima: le diverse discipline all’interno di un ufficio di progettazione spesso lavoravano in modo isolato, con poca comunicazione tra di loro. Ciò poteva comportare errori, incongruenze e la perdita di opportunità di innovazione.

Dopo: l’ingegneria digitale facilita l’integrazione delle discipline attraverso l’uso di piattaforme CAD collaborative. I vari team possono condividere conoscenze e collaborare fin dalla fase di progettazione. Progettisti, ingegneri, specialisti dei materiali, ecc. possono lavorare insieme su un modello comune, apportando le rispettive competenze e promuovendo un approccio olistico al progetto.

3. Visualizzazione e simulazione avanzate

Prima: la visualizzazione dei modelli di progettazione era limitata ai disegni 2D o ai prototipi fisici. I test e le simulazioni erano costosi e spesso richiedevano la costruzione di prototipi fisici.

Dopo: con il CAD collaborativo, i modelli di progettazione possono essere visualizzati in 3D, fornendo una migliore comprensione delle caratteristiche del prodotto. Inoltre, le simulazioni virtuali consentono di testare le prestazioni del prodotto in varie condizioni anche prima della fabbricazione vera e propria. Ciò riduce i costi e i tempi associati ai prototipi fisici, migliorando al contempo la qualità e le prestazioni del prodotto finale.

4. Ottimizzazione dei processi di progettazione

Prima: i processi di progettazione erano manuali e ripetitivi, lasciavano spazio all’errore umano e limitavano la produttività del team.

Dopo: l’ingegneria digitale offre strumenti CAD collaborativi avanzati che automatizzano determinate attività ripetitive. Le librerie di componenti standardizzati, la progettazione parametrica e le analisi automatizzate consentono di creare modelli più rapidamente e con maggiore precisione. Ciò permette agli ingegneri di concentrarsi di più sulla creatività e sull’innovazione, riducendo al contempo l’errore umano.

5. Gestione e tracciabilità dei dati

Prima: la gestione dei dati di progettazione era spesso complessa e soggetta a problemi di controllo delle versioni. I file venivano archiviati localmente e la condivisione dei dati era laboriosa.

Dopo: il CAD collaborativo centralizza la gestione dei dati di progettazione, fornendo archiviazione sicura e facile accessibilità. I team possono accedere ai file e condividerli in tempo reale, con la tracciabilità completa delle modifiche apportate ai modelli di progettazione. Questo semplifica la ricerca e il recupero dei dati e garantisce una migliore gestione delle versioni, contribuendo a una collaborazione più fluida e a un processo decisionale informato.

 

Le tecnologie di domani: la rivoluzione continua

Domani, nuove tecnologie completeranno il già impressionante assortimento di strumenti degli uffici di progettazione. Alcune innovazioni procedono a buon ritmo, altre devono ancora mostrare appieno il loro potenziale…

Tra queste innovazioni, troviamo innanzitutto la realtà virtuale e la realtà aumentata. Sono già in uso, in particolare con TopSolid, e verranno utilizzate sempre di più.

Ricorreremo poi sempre di più all’intelligenza artificiale e all’apprendimento automatico, che potranno proporre miglioramenti progettuali basati su precedenti modelli di successo.

Con l’Internet of Things (IoT) saremo in grado di connettere oggetti fisici a sistemi digitali, creando così sistemi cyber-fisici.

La stampa 3D continuerà a evolversi e migliorare, rendendo possibile la produzione di parti più complesse, con materiali più diversificati e proprietà migliorate.

Concludiamo menzionando le piattaforme di collaborazione integrate. Consentiranno ai futuri sistemi CAD collaborativi di integrare funzionalità avanzate di chat in tempo reale, gestione delle attività, monitoraggio delle scadenze e visualizzazione dei dati.

 

Aperta, flessibile e modulare, la soluzione CAD di TopSolid’design tiene conto di tutte le poste in gioco per promuovere il lavoro collaborativo degli uffici di progettazione in ogni fase del progetto. Vuoi saperne di più? Contattateci!

CAD: tutto sulla progettazione assistita da computer

CAD: tutto sulla progettazione assistita da computer

Software di disegno essenziale per molti settori, il CAD consente di modellare digitalmente parti o macchine. Oltre ai miglioramenti tecnici che apporta, funge da collegamento tra diverse aree di competenza e aiuta a migliorare l’intero processo di progettazione. Facciamo il punto su questo strumento, sulle sue applicazioni e sui suoi vantaggi per l’azienda.

CAD definizione, principio e usi

Qual è il ruolo del CAD?

Il CAD (Computer-Aided Design) consente di modellare digitalmente una parte o una macchina in 2D o 3D. Questo software di disegno tecnico offre la possibilità di raggiungere un livello di dettaglio molto elevato: le dimensioni, la struttura, la texture o anche la resistenza del prodotto sono perfettamente rappresentate. Questa modellazione, che avviene poco prima dell’avvio della produzione, consente così di simulare il funzionamento del pezzo e correggere eventuali errori. Il CAD è quindi uno strumento indispensabile per qualsiasi azienda che desideri industrializzare il proprio design.

CAD e DAO: qual è la differenza?

Spesso confusi tra loro, CAD e DAO non offrono le stesse possibilità:

  • Il DAO (acronimo di Dessin Assisté par Ordinateur – Disegno assistito da computer) è simile a un software “semplice” di disegno 2D o 3D: consente unicamente di tracciare e modificare disegni utilizzando un computer.
  • Il CAD è più completo: include software con parametri fisici, chimici e tecnici propri. Hanno quindi funzionalità che vanno oltre il disegno su un computer.

CAD: quali sono i possibili utilizzi?

A differenza del DAO, il CAD ha molteplici utilizzi. In particolare, questo tipo di software consente di effettuare le seguenti operazioni:

  • Manipolazione di oggetti in 2D o 3D.
  • Calcoli numerici.
  • Rappresentazioni grafiche.
  • Modellazioni digitali.
  • Piante.
  • Gestione di assiemi.

Completi e versatili, questi software di progettazione vengono utilizzati in molti settori come quello automobilistico, meccanico, edile, aeronautico o persino la grande distribuzione. Il CAD viene quindi applicato a progetti molto diversi:

  • In architettura il CAD consente al progettista di disegnare gli edifici tenendo conto non solo della competenza dell’architetto, ma anche dell’estetica della costruzione e degli standard ambientali del progetto.
  • Nell’elettronica il CAD aiuta il tecnico a definire le dimensioni di un’installazione, supervisiona la costruzione di un circuito stampato e consente di eseguire simulazioni.

 

Quali sono i vantaggi del CAD?

Grazie alla sua tecnicità e ai suoi molteplici usi, il CAD presenta numerosi vantaggi per le aziende.

Incremento della produttività

Tempi di consegna più brevi, costi di progettazione ridotti, ottimizzazione del processo di produzione… Il CAD svolge un ruolo importante nel miglioramento della produttività aziendale. Da un lato, aumenta notevolmente l’efficienza del progettista; dall’altro, la tecnicità del software consente di correggere gli errori del prodotto ancor prima che venga fabbricato. La produzione di ogni pezzo è così ottimizzata.

 

 

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Miglioramento della qualità di progettazione

Con il software CAD un progettista ha accesso a una serie di potenti strumenti per il completamento di un progetto. Questo livello di precisione consente di creare parti qualitative con pochi o nessun difetto.

Creazione semplificata di database

Al momento di progettare un prodotto, è necessario creare e associargli una documentazione dettagliata che includa:

  • Un elenco di materiali e componenti.
  • Le dimensioni e le geometrie del prodotto.
  • Le specificità dei materiali utilizzati.
  • I disegni dei componenti e dei prodotti.

Il software CAD semplifica questo processo perché può facilmente produrre tutti questi dati e riunirli insieme.

Archiviazione ottimizzata

Allo stesso modo, il software di progettazione consente di semplificare la registrazione e l’archiviazione. Di conseguenza, il progetto del prodotto e i componenti standardizzati del disegno possono essere facilmente salvati e riutilizzati per altri progetti.

Un aiuto alla collaborazione

Oltre a migliorare il lavoro del progettista di per sé, il software CAD facilita la collaborazione tra i vari attori della produzione. Consente infatti di centralizzare il progetto su una piattaforma in cui tutti gli interessati sono in grado di interagire. Pertanto, quando un reparto apporta una modifica, l’impatto di quest’ultima sull’intero progetto è immediatamente visibile a tutti i partecipanti. Dall’ufficio di progettazione al laboratorio, gli attori del progetto procedono di pari passo. Questo promuove in particolare:

  • La natura costruttiva degli scambi.
  • La comprensione delle sfide reciproche.
  • La possibilità di testare scenari innovativi diversi.

Un software compatibile con l’ERP dell’azienda

Oggi molti software CAD sono compatibili con i software di gestione ERP. Questa agilità offre molteplici vantaggi all’azienda:

  • Aumento della produttività: il collegamento tra software ERP e CAD consente un controllo ottimale dei vari flussi e processi, dalla progettazione alla produzione del prodotto.
  • Un aumento dell’affidabilità dei dati tecnici: la connessione tra la produzione e l’ufficio di progettazione consente di disporre di dati affidabili e sicuri.
  • Risparmio di tempo per i dipendenti: i responsabili della configurazione del prodotto risparmiano tempo prezioso perché tutte le informazioni relative al progetto sono centralizzate.

 

Come puoi vedere, il software CAD è uno strumento essenziale per determinati settori; una soluzione tecnica e organizzativa allo stesso tempo che non solo migliora la produttività dei progettisti, ma agisce anche a livello aziendale.

TOPSOLID offre un’ampia gamma di soluzioni CAD progettate in base alle specificità e alle esigenze dei diversi settori. Scopri subito tutte le nostre offerte e scegli la soluzione adatta alla tua attività o contattaci per saperne di più.

In che modo la progettazione 3D e l’ingegneria digitale ottimizzano i rapporti sullo stato di avanzamento?

In che modo la progettazione 3D e l’ingegneria digitale ottimizzano i rapporti sullo stato di avanzamento?

I progetti di tunnel, senza alcun contatto con il cliente se non all’inizio e alla fine, sono un ricordo del passato? Purtroppo no. Sono l’incubo di molti clienti e spesso una soluzione di ripiego per alcuni fornitori soggetti a vincoli finanziari e temporali eccessivi. Quando un progetto inizia ad andare storto, la prima cosa a sparire è l’organizzazione e in particolare la documentazione, ad esempio i rapporti sullo stato di avanzamento. Questi ultimi, tuttavia, sono di fondamentale importanza per tutte le parti interessate.

Nel settore industriale, crearli regolarmente può richiedere davvero molto tempo, con un risultato spesso sterile o addirittura inutilizzabile. Grazie alla progettazione 3D e all’ingegneria digitale, è possibile generare rapidamente documenti leggibili e panoramiche efficaci, che forniscono ai clienti una visione chiara dello stato del progetto.

Cos’è esattamente un rapporto sullo stato di avanzamento?

Probabilmente sai cos’è un rapporto sullo stato di avanzamento. D’altra parte, è anche possibile che tu non ne conosca tutte le sottigliezze o, peggio, che pensi che sia alquanto inutile.

Mettiamoci quindi sulla stessa lunghezza d’onda…

Un rapporto sullo stato di avanzamento è un documento che consente di monitorare lo stato di un progetto e di comunicarlo in un determinato momento a varie parti interessate. Fornisce una panoramica delle attività svolte, dei lavori realizzati, dei risultati ottenuti e dei problemi eventualmente riscontrati. Grazie ad esso, possiamo valutare lo stato di avanzamento del progetto e prendere decisioni basate su informazioni aggiornate.

Un progetto CAD 3D, ad esempio per la progettazione di una macchina, potrebbe includere i seguenti elementi:

  • Descrizione del progetto: il rapporto può iniziare con una descrizione dettagliata del progetto, compresi il suo obiettivo, le specifiche richieste, i vincoli tecnici, i requisiti funzionali e le tempistiche previste.
  • Fasi di progettazione: panoramica delle fasi di progettazione seguite per progettare la macchina utilizzando CAD 3D. Tali fasi possono includere la modellazione 3D iniziale, la creazione di assiemi, l’aggiunta di funzionalità specifiche, l’ottimizzazione delle prestazioni, ecc.
  • Modelli 3D: presentazione di modelli 3D creati per la macchina utilizzando un software CAD 3D. Questi modelli possono mostrare la struttura della macchina, i singoli componenti, le connessioni, i meccanismi, ecc. Vengono utilizzati per visualizzare e convalidare il progetto.
  • Risultati delle simulazioni: se sono state eseguite simulazioni per valutare le prestazioni della macchina, i loro risultati possono essere riportati nel rapporto sullo stato di avanzamento. Ad esempio, è possibile includere analisi della resistenza dei materiali, simulazioni di movimento, crash test, ecc.
  • Problemi riscontrati: identificazione dei problemi rilevati durante il processo di progettazione. Qui si possono menzionare difficoltà tecniche, limitazioni del software CAD, vincoli di produzione, ritardi, ecc. È anche possibile specificare le misure adottate per risolvere i problemi.
  • Avanzamento rispetto al piano iniziale: il rapporto può fornire un confronto tra lo stato di avanzamento effettivo del progetto e il piano iniziale stabilito. Ciò consente di valutare se il progetto è in anticipo, in ritardo o rientra nei tempi previsti. È possibile spiegare le possibili variazioni e suggerire aggiustamenti.
  • Collaborazioni e comunicazioni: tracciamento della cronologia delle interazioni con altri membri del team di progettazione, fornitori, partner o clienti, ad esempio riunioni, scambi di informazioni, richieste di chiarimenti, ecc.

Fasi successive: infine, il rapporto sullo stato di avanzamento può concludersi evidenziando le fasi successive del progetto: attività rimanenti, scadenze imminenti, consegne previste, test da completare, ecc.

È sempre possibile semplificare il livello di dettaglio dei rapporti, per conservare solo ciò che è veramente utile.

 

Qual è l’influenza di un rapporto sullo stato di avanzamento sull’andamento di un progetto?

I rapporti sullo stato di avanzamento fanno parte del processo generale di gestione del progetto e giocano un ruolo essenziale.

Vengono disposti in anticipo durante le fasi di pianificazione e completati durante quelle di esecuzione; consentono di identificare le discrepanze e intraprendere azioni correttive durante le fasi di monitoraggio e controllo, facilitano la comunicazione tra le parti interessate e, infine, attraverso le informazioni raccolte, aiutano a riesaminare ed eventualmente riadattare il progetto.

È abbastanza facile perdersi al momento di elaborare rapporti sullo stato di avanzamento. Cosa puoi fare dunque per semplificare le cose?

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Come la progettazione collaborativa 3D può esserti utile nell’elaborazione di rapporti sullo stato di avanzamento.

Nel corso di un progetto, durante la fase di progettazione non ti serve necessariamente un rendering in tempo reale. Non sei ancora arrivato in fondo e molti elementi possono ancora cambiare.

Tuttavia, potresti voler comunicare il progetto così com’è a una persona esterna. Ad esempio, il cliente, che può richiedere un rapporto sullo stato di avanzamento in qualsiasi momento.  Devi essere in grado di proporre un modello 3D e puoi farlo in due modi: unicamente tramite vista o tramite vista accompagnata dalla struttura ad albero delle parti.

Come?

Hai a disposizione tre opzioni:

  • Proiettare all’esterno il progetto nel suo stato attuale sotto forma di un modello 3D che non è necessariamente un rendering realistico. A tale scopo, ti offriamo il software TopSolid Viewer: fornisci i dati, quindi l’interlocutore li carica e vede quello che vedi tu sul tuo computer.
  • Consentire a un utente di connettersi a un Product Data Manager (PDM). A questo punto può vedere la sua macchina attraverso una semplice interfaccia web, un telefono cellulare o un tablet. Sostanzialmente, gli invii un link che gli consentirà l’accesso.
  • Ultimo metodo: inviare un semplice link via e-mail. L’utente si connette quindi da un sito Web su cui sono state condivise con lui le informazioni 3D.

 

Quando si deve inviare un rapporto sullo stato di avanzamento nel corso di un progetto CAD 3D?

Il processo sopra descritto può applicarsi più volte nel ciclo di progettazione del prodotto. L’idea è quella di interagire con il cliente, che può apportare modifiche, aggiustamenti, correzioni, ecc.

La cronologia deve consentire di tenere traccia di tutte queste interazioni ed è qui che il PDM svolge appieno il suo ruolo. Grazie ad esso, sappiamo tutto quello che è successo. Sappiamo se abbiamo inviato un prototipo a un cliente e in quale data, conosciamo la sua risposta, le eventuali modifiche apportate a seguito di questa risposta, ecc. Tutto viene tracciato nell’ambiente di gestione.

Una volta arrivato in fondo al progetto, supportato da numerosi scambi, condivisioni, discussioni, puoi iniziare a rivederlo nella realtà virtuale; è sempre iterativo e potresti voler tornare su scelte di progettazione diverse.

Se fai tutto questo “a mano” (ripercorrendo le fasi di progettazione) la complessità può diventare ingestibile. È meglio se il sistema è abbastanza intelligente da ricostruire tutto da solo, altrimenti potresti aver bisogno di un’enorme quantità di tempo.

 

La chiave di volta di un buon rapporto sullo stato di avanzamento: il Product Data Manager

Potresti averlo già constatato nei tuoi progetti: ogni azienda può avere una propria idea di rapporto sullo stato di avanzamento: dalla totale assenza di formalità (il cliente non sa nulla o, al contrario, ha pieno accesso in tempo reale senza fornire alcuna spiegazione) a un documento complesso e talvolta completamente inutilizzabile, le varianti sono infinite.

Leggi anche Vantaggi del PDM per CAD/CAM e criteri per sceglierlo

Le tecniche CAD 3D collaborative, abbinate a un Product Data Manager (PDM) efficace, sono fondamentali. Consentono di risparmiare tempo e semplificare contemporaneamente il lavoro. Permettono inoltre di standardizzare gli scambi, ridurre il rischio di errori, fare tesoro delle conoscenze o persino proteggere i dati. Vuoi saperne di più? Contattateci!

Industria 4.0: sfide e prospettive per l’industria del futuro e la lavorazione intelligente

Industria 4.0: sfide e prospettive per l’industria del futuro e la lavorazione intelligente

Concorrenza mondiale esasperata, abitudini di consumo in costante evoluzione, scadenze sempre più strette… in un tale contesto, il settore industriale non può far altro che far evolvere i propri metodi di produzione verso le tecnologie digitali. Ed è così che, ormai da un decennio, si parla di industria 4.0. A seguito della diffusione delle tecnologie dell’informazione, della comunicazione mobile e della robotica, le molteplici opportunità esistenti offrono tante prospettive quanto lanciano sfide.

Tra competitività, agilità, produttività e tecnologie intelligenti, quale sarà l’industria del futuro? Scopriamolo insieme!

I/ Cos’è l’industria 4.0?

1/Concetto e origine de «l’industria 4.0»

Concetto evidenziato per la prima volta al Salone della tecnologia industriale di Hannover nel 2011, si parla di industria 4.0 in relazione alle prime tre rivoluzioni industriali.

La prima si è svolta nel XIII secolo dopo l’invenzione delle macchine a vapore che hanno permesso la produzione meccanizzata. L’arrivo dell’elettricità ha poi permesso l’avvio della seconda rivoluzione industriale alla fine del XVIII secolo. Infine, l’automazione della produzione nel XX secolo ha dato luogo alla terza rivoluzione industriale.

L’idea alla base dell’industria 4.0 è di orientare la mondializzazione a vantaggio delle industrie europee incoraggiando gli stabilimenti a dotarsi degli strumenti tecnologici più all’avanguardia, connessi via internet e attraverso i Cloud.

Nella nuova fabbrica, l’idea è di mettere la fabbrica stessa al servizio dell’operatore, e non più l’operatore al servizio della fabbrica. Essendo il fattore umano al centro di questo piano, tutto è pensato e organizzato per migliorare l’ergonomia, la produttività e la sicurezza di ogni funzione. Visto che l’evoluzione dei metodi di produzione ha portato l’operatore a dover riempire procedure sempre più numerose, l’obiettivo dell’industria ultra-connessa è di dematerializzare tutte queste fasi in modo che l’uomo possa concentrarsi sulle mansioni a forte valore aggiunto. Per far questo, ogni macchina sarà connessa e comunicherà con la rete et le informazioni saranno impostate in modo trasversale per essere distribuite ai vari servizi. L’informazione si diffonderà in maniera fluida ed efficace dal cliente, a partire dal suo ordine, passando per tutte le fasi della fabbricazione fino alla spedizione del prodotto finito.

2/Gli elementi dell’industria 4.0: di cosa parliamo?

L’industria 4.0 fa riferimento alla convergenza delle tecnologie digitali e delle tecniche di produzione industriale. Più che di rivoluzione, si tratta di un’evoluzione degli strumenti esistenti che vengono migliorati e posti al centro di una rete all’interno della quale sono condivise tutte le informazioni. In quest’ottica, le nuove tecnologie accompagnano questa mutazione.

 

 

-L’internet delle cose (IOT – Internet Of Things) con la sua dimensione intelligente, costituisce una forza innovatrice: emergenza di nuovi prodotti in qualità di servizi, trasformazione di un modello di business e nuove prospettive di mercato.

-La produzione additiva o stampa 3D è un processo di produzione rapido ed evolutivo. Lontano dagli standard tradizionali, si adatta perfettamente alla produzione di piccole serie per le quali si rivela molto competitivo. Permette inoltre la realizzazione di pezzi complessi riducendo il numero di tappe intermedie. Che si tratti di un prototipo, di un pezzo su misura o di un elemento di personalizzazione, la stampa 3D accelera la progettazione e assicura la produzione.

Il COBOT (contrazione di Collaborative-Robot): noto progresso per i collaboratori dell’industria 4.0, questo robot industriale, facile da programmare assume il ruolo di assistente-operatore, rimpiazzando generalmente la forza umane per delle mansioni semplici e ripetitive. Per l’impresa, il COBOT migliora la precisione, l’efficacia, la sicurezza sul posto di lavoro… e la produttività.

  • La realtà aumentata (AR – Augmented Reality) consiste nell’arricchimento della realtà attraverso un contenuto virtuale 3D. Visualizzando le informazioni essenziali in produzione, il processo permette all’operatore di visualizzare lo svolgimento in tempo reale di una procedura nonché di realizzarla velocemente e bene. Reale sinergia tra reale e digitale, la realtà aumentata rappresenta una vera risorsa per il miglioramento della qualità e della produttività, garantendo la sicurezza del processo.

 

  • La simulazione dei processi, con l’aiuto dei software di analisi, permette di riprodurre le migliori opzioni riguardo la produzione o la manutenzione delle macchine e, di conseguenza, l’ottimizzazione degli attivi.

 

  • Il modello digitale, o gemello digitale, permette la realizzazione di molteplici test prima che il primo prototipo di un prodotto, o la prima messa in produzione di una linea industriale, sia avviata… un modo iterativo di risparmiare tempo sui diversi design di un pezzo, e facilitare l’entrata in funzione di un processo prima della produzione.

 

  • I sistemi Ciberfisici (CPS in inglese) puntano ad aggiungere funzionalità supplementari agli elementi fisici con l’obiettivo di controllare e di pilotare i processi. Questi rappresentano degli elementi chiave della catena d’informazioni.

 

  • I Big Data industriali, sfida imprescindibile dell’industria 4.0, sono una potente tecnologia di analisi dati in tempo reale che permette di seguire la produzione e la qualità in modo preciso per poter prendere le migliori decisioni rapidamente. La loro evoluzione verso lo “Smart Data”, con la diffusione dell’intelligenza artificiale, dovrebbe contribuire a un progresso significativo della manutenzione preventiva.

3/Quali applicazioni per l’industria 4.0?

Le applicazioni dell’industria 4.0 sono al servizio dei processi di fornitura, di fabbricazione e di produzione, riducendone i costi in un contesto complesso. Dalla strategia zero carta all’introduzione dell’internet industriale delle cose, le applicazioni sono molto diverse ma convergono tutte verso un aumento della produttività. In un primo momento, si pensa alla dematerializzazione globale dei documenti dell’azienda che si situa logicamente nell’ambito della strategia di digitalizzazione industriale. Quando questa è associata al Sistema di gestione elettronica dei documenti (Document management system) oppure al Content Management System per stoccare e condividere i documenti, si ottengono una maggiore trasparenza, meno errori e un lavoro collaborativo: il risparmio di tempo e di denaro è significativo.

Internet, quando viene associato alle nuove tecnologie, ha anche un ruolo di primo piano nell’industria 4.0. L’internet industriale delle cose, una variante dell’IOT, implica la raccolta dei dati in tempo reale per sorvegliare le macchine. A questo proposito, alcuni processi di controllo, dotati essi stessi d’Intelligenza Artificiale, conferiscono alle macchine che ne sono equipaggiate delle funzionalità di autoanalisi dei propri dati: necessità di manutenzione, valutazione della qualità dei pezzi in produzione, segnalazione di eventuali guasti, … la reattività e la decisione strategica ne risultano migliorate.

Possiamo andare ancora oltre, includendo partner, clienti e fornitori! Infatti, l’integrazione delle reti informatiche come un extranet, un EDI (Electronic Data Interchange) o anche una piattaforma web transazionale, permette una comunicazione ottimale e permette una reale sinergia con le tecnologie 4.0. Ad esempio, nell’ambito di un monitoraggio di uso, i prodotti connessi a dei sensori emettono un’allerta che, in caso di guasto o di necessità di manutenzione, è inviata direttamente al cliente.

La lista delle possibilità è ancora lunga. Ciò che bisogna ricordare è che l’insieme delle applicazioni inerenti all’industria 4.0 si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati in tempo reale, combinata all’intelligenza Artificiale e alle nuove tecnologie. Ne risulta che i processi sono semplificati, l’anticipazione migliorata e la catena produttiva ottimizzata da A a Z.

 

II/ Sfide e prospettive dell’industria del futuro

 

1/Perché l’industria 4.0 è essenziale per la mia azienda?

La sfida maggiore dell’evoluzione digitale dell’azienda verso l’industria 4.0 è legata alla nozione di continuità numerica. Si tratta di essere capaci di sfruttare i dati di un prodotto in tempo reale, nel corso del ciclo di vita del prodotto stesso. Un’esigenza che presuppone la tutela della catena del valore dalla progettazione alla manutenzione dal cliente, controllando i flussi di dati crescenti indipendentemente dalla complessità del prodotto. Come farlo: disporre della buona informazione, al buon momento, in modo da prendere decisioni fattive e pertinenti. Beneficiare di un accesso fluido all’informazione, nonché condiviso con tutti, è il minimo per poter riuscire!

Infatti, superando l’isolamento dei flussi di comunicazione e favorendo il lavoro collaborativo, l’azienda possiede vantaggi notori in termini di sinergie per adattarsi al mercato e ai bisogni del cliente. Si tratta qui di poter pilotare la produzione in modalità “agile, flessibile e reattiva” per accelerare la progettazione, essere più efficaci in produzione e migliorare la qualità. Così gli investimenti di valore sono più facilmente identificati e le nuove prospettive commerciali meglio sfruttate.

Bisogna anche considerare che è lo sviluppo continuo di nuove tecnologie a permettere la continuità numerica… e che, allo stesso tempo, l’impone. Questo ha infatti portato a nuove soluzioni tanto potenti quantouser friendly e, soprattutto, sempre più economiche! Tanto che oggi, il vantaggio concorrenziale proposto è tale che il loro utilizzo potrebbe diventare “inevitabile”, per evidenti ragioni di competitività, di produttività e di… redditività! Per restare in gara, il passaggio all’industria 4.0 è inevitabile.

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2/quale funzionamento per il sistema di produzione dell’industria del futuro?

Il circolo virtuoso del funzionamento dell’industria 4.0 implica la raccolta e l’analisi dei dati in tempo reale, la conservazione e l’esplorazione della competenza, la sicurezza dei processi e l’intelligenza artificiale per servire la produzione.

Poiché la sfida risiede nella capacità di adattarsi rapidamente ai nuovi modi di consumo, vale a dire le richieste di personalizzazione e di pezzi unici a basso costo, l’industria del futuro dovrà posizionare il consumatore al centro della trasformazione digitale.

Ma non in modo aleatorio! Si tratta di essere lungimiranti e di avanzare passo dopo passo, la gestione del cambiamento non è senza conseguenze.

Tuttavia, a termine, il funzionamento ottimale dell’industria 4.0 dovrebbe seguire la seguente logica:

  • Utilizzo di tecnologie dell’informazione e della comunicazione che permettono a tutti i sistemi dell’industria, e alle fabbriche tra loro, di interagire continuamente, per permettere di trattare l’informazione in un lasso di tempo molto corto.
  • Riguardo alla lavorazione, sviluppo di sistemi intelligenti capaci di auto valutarsi e correggersi. Lo scopo è di rendere sicura e flessibile la produzione ma anche di massimizzarne l’efficacia grazie alla riduzione dei costi di mano d’opera e di energia.
  • Per il collaboratore, lavoro coadiuvato dalla robotica, rafforzamento della specializzazione del suo ruolo ed esperienza richiesta per l’utilizzo delle macchine al fine di garantire la qualità del servizio al consumatore.

Considerata come un’aberrazione ancora dieci anni fa, oggi le fabbriche interconnesse e intelligenti si democratizzano. Tra l’altro, chi mai rifiuterebbe un funzionamento affidabile, che spalleggia gli operatori nelle loro mansioni quotidiane facilitando analisi e proiezioni, nonché permettendo di rispondere a richieste precise, in modo rapido e a basso costo, e in più favorendo la produttività?

Nell’ambito dell’industria 4.0, oltretutto, la società di produzione dovrebbe evolvere verso una nozione di “smart company”, così flessibile da essere in grado di trasformarsi continuamente, di acquisire clienti e collaboratori, di sfruttare in ogni momento la propria catena di valore e di eseguire processi d’innovazione in modo continuo… Una smart attitudine nella quale si coniugano movimento perpetuo in tempo reale!

III/Come TopSolid si integra all’industria 4.0

 

Nonostante il concetto di “industria 4.0” sia apparso solo pochi anni fa, TOPSOLID non ha aspettato la quarta rivoluzione industriale per iscriversi nella logica dell’industria del futuro.

TOPSOLID propone infatti, già da diversi anni, una Digital Chain completamente integrata grazie alla sua suite di software CAD, CAM e ERP, e offre così una inter-connettività totale dalla progettazione alla produzione, passando per i sistemi numerici esterni come piattaforme clienti e fornitori. Una performance che implica funzioni intelligenti di centralizzazione, di analisi e di restituzione dei dati che permettono di prendere decisioni rapide e precise… in altri termini un ERP in tutto e per tutto!

In questo modo, TopSolid’Erp, il software di gestione industriale più completo sul mercato, si posiziona come il partner ideale della performance industriale, permettendo così di rispondere alle sfide di ottimizzazione della produttività e della competitività legata all’industria 4.0. Tra l’altro, i benefici delle funzionalità MES (Manufacturing Execution System) integrate in maniera nativa sono notevoli:

  • Affidabilità delle scadenze di consegna
  • Gestione digitale dei documenti
  • Tracciabilità
  • Gestione del ciclo di vita prima, durante e dopo la produzione grazie alla catena numerica CAD/CAM/ERP
  • Inter connettività in tempo reale con i sistemi interni ed esterni dell’azienda
  • Acquisizione, restituzione chiavi in mano e analisi dati con la Business Intelligence per un migliore pilotaggio dell’azienda e un miglior processo decisionale in modo agile e proattivo
  • Tracciabilità, acquisizione e restituzione dei dati: beneficiate dei migliori vantaggi dell’ERP per ottimizzare la produttività e la competitività della vostra industria 4.0
  • Visione globale del business model e organizzazione ottimale dei servizi

Il software TopSolid’Erp è stato pensato per l’industria 4.0, in tutti i minimi dettagli e, soprattutto, propone una catena numerica ininterrotta… un passo in più verso l’industria del futuro!

IV/ TOPSOLID prosegue la sua evoluzione verso il CAD-CAM-PDM-ERP del futuro, cosa che implica:

 

  • Una progettazione intelligente: oltre ai modelli 3D già recuperati al livello geometrico, garantisce il recupero delle informazioni di lavorazione (PMI) e le tolleranze, ma anche la considerazione delle operazioni di fresatura e tornitura.
  • Più automazione: calcoli predittivi: calcoli di vibrazioni, deformazione dei pezzi dovute al bloccaggio; gestione affinata della durata di vita degli strumenti (con il calcolo delle condizioni di taglio); famiglie di pezzi analoghi (adattandosi alla produzione personalizzata di massa); generazione automatica di gamme; gestione del flusso integrale del processo di produzione: dal primo import 3D al pezzo lavorato.
  • La simulazione digitale: ottimizzazione dei programmi CN per migliorare produttività e sicurezza.
  • Maggiore affidabilità e tracciabilità nei processi di cifratura e di controllo dei pezzi.
  • L’uso del Cloud: raccogliere il BigData dell’azienda, spostare i calcoli che richiedono molta energia, aggiornare il software di continuo.
  • Mettere il fattore umano al centro della quarta rivoluzione industriale: accompagnamento verso il cambiamento, organizzazione di formazioni con certificazioni per il benessere delle aziende e dei collaboratori.